Inizia il 2019 e Cristiano Ronaldo vince subito, come d’abitudine ormai. Come riporta Tuttosport il portoghese si aggiudicherà per la quinta volta, la terza consecutiva, il premio “Best Player” al Globe Soccer Awards di Dubai (l’evento si aprirà in giornata). Questo trionfo riscatta e smentisce in parte la scelta di Uefa, Fifa e France Football, che all’unisono hanno deciso di premiare col Pallone d’Oro Luka Modric, dimenticando chi come CR7 ha alzato per il terzo anno consecutivo la Champions League e vinto la classifica marcatori del torneo con 15 reti.
Visti da oltre 800 milioni di telespettatori, i Globe Soccer Awards (che l'anno scorso premiarono la carriera di Francesco Totti) saranno l'occasione per riunire grandi nomi del calcio europeo e mondiale. Oltre al compagno Matuidi, il portoghese avrà modo di salutare anche il presidente della Fifa Gianni Infantino, Fabio Capello, Didier Deschamps, Ronaldinho, Ronaldo Nazario de Lima, l'ex arbitro Pierluigi Collina, il dirigente della Juventus Fabio Paratici, l'ex dirigente della Roma Umberto Gandini e il vicesegretario generale della Fifa Zvonimir Boban: tutti attesi a Dubai. La professionalità e la voglia di migliorarsi continuamente di Cristiano Ronaldo non fa ormai più notizia. Il giocatore della Juventus non perde infatti occasione per allenarsi e per rimanere in forma anche durante le vacanze, come ha già ampiamente dimostrato in passato. A Dubai in attesa di ritirare il premio "Best Player" al Galà dei Globe Soccer Awards, il cinque volte Pallone d'Oro ha infatti nuovamente stupito tutti con una sessione di allenamento davvero particolare correndo di notte nel deserto con due amici ed il figlio. Chi è Cristiano Ronaldo lo sappiamo ma chi è stato?
Era un bambino innamorato del pallone ma non della scuola, un ribelle, benvoluto dai compagni e meno dagli insegnanti. Così, quando reagisce a una maestra che sembra gli avesse mancato di rispetto, la sua carriera scolastica a Funchal si conclude con l’espulsione dall’istituto che frequenta . Il 5 Febbraio, Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, più noto come Cristiano Ronaldo o CR7, compirà trentadue anni, venti dei quali spesi quasi interamente a cercare di diventare il migliore calciatore del mondo. E che ci sia riuscito lo dimostrano i successi ottenuti e i primati battuti.
Inoltre, con 16 gol in 12 incontri di Champions, Cristiano Ronaldo ottiene il suo quinto titolo di capocannoniere della massima competizione continentale, eguagliando Messi.
|
CR7 indossa la maglia della Juventus
|
|
Cristiano Ronaldo ex stella del Real Madrid
|
Ha iniziato la sua rincorsa al successo tirando i primi calci al pallone per le strade di Santo Antonio, il suo quartiere.Tornava, dicono, sempre troppo tardi per cena, fino a quando un cugino più grande gli ha chiesto se avesse mai giocato in una squadra. La sua prima è stata il Clube de Futebol Andorinha de Santo António, il piccolo team locale al quale il padre dava una mano come giardiniere, magazziniere e accompagnatore. A dieci anni il Nacional club di Madeira attualmente nella Primeira Liga lo ha messo sotto contratto in cambio di due divise nuove. Mamma Maria Dolores, racconta di un CR7 che piangeva spesso per colpa del pallone, perché era un ragazzino che non sapeva perdere: piangeva addirittura quando passava la palla a un compagno e questo sbagliava il goal. A diciotto anni atterra a Manchester come il teenager più pagato nella storia della Premier. Chiede la maglia numero 28, ma Ferguson decide di investirlo della 7 la stessa di Bryan Robson, Eric Cantona, George Best e David Beckham. Il debutto in campionato è avvenuto nella sfida casalinga contro il Bolton, subentrando a mezz’ora dalla fine al posto di Nicky Butt. Dopo aver visto quella partita è stato proprio uno degli storici numeri 7 dei Red Devils a incoronarlo suo erede: per George Best quello di Cristiano Ronaldo contro il Bolton è stato l’esordio più esaltante che abbia mai visto
. E aggiunge: “C’è stato qualche giocatore descritto come ‘il nuovo George Best’ nel corso del tempo, ma questa è la prima volta che è stato un complimento per me”. Solo un anno più tardi, dopo l’exploit all’Europeo, CR7 dirà: “Voglio diventare uno dei migliori giocatori in circolazione nel giro di due o tre anni. Sarei orgoglioso se un giorno venissi considerato alla stregua di George Best o David Beckham”. Per essere sempre al top bisogna essere campioni di continuità, fare una vita sana e avere sempre le motivazioni giuste. In un’intervista alla CNN, quando gli viene chiesto quale sia la sua ambizione, Cristiano risponde: “La mia ambizione è lavorare sodo e credere in me stesso”. Rispetto al mito del campione genio e sregolatezza la sua è un’idea meno romantica di calcio, ma è l’unica possibile per essere il numero uno in questi anni.
Un team di scienziati ed esperti in diverse discipline che ha studiato le sue caratteristiche fisiche e mentali dichiara “La sua percentuale di grasso è inferiore a quella di una top model”. Ma c’è qualcosa di interessante nel ritratto di CR7 che ne emerge. Tutti sappiamo che le sue caratteristiche fisiche sono fuori dal comune in termini di velocità, elasticità e potenza. Ad un certo punto però, lo fanno concludere a rete su dei cross dalla destra, spegnendo la luce appena la palla viene calciata. Lui la butta dentro comunque: prima in tuffo di testa, poi di contro balzo col destro e infine di spalla.
|
CR7 Uefa's Best Player 2016
|
Il team che lo sta analizzando è sbalordito. Spiegano che la sua capacità di lettura delle situazioni di gioco è inconscia, basata sulla stratificazione delle sua esperienza di gioco. Gli allenamenti svolti gli permettono di valutare tutte le variabili e di prendere decisioni una frazione di secondo prima degli avversari, indipendentemente dal fatto che sia comunque più veloce di loro. Cristiano è il figlio più piccolo di Maria Dolores e José Dinis, nato a Funchal, un’isola che fa parte dell’arcipelago vulcanico di Madeira, che la leggenda dice appartenesse al regno di Atlantide. In mezzo all’Oceano Atlantico, cinquecento chilometri al largo della costa africana, circa il doppio da quella europea. Nelle sue vene c’è un po’ del sangue capoverdiano della bisnonna. Tutti sanno che si chiama Ronaldo perché al padre piaceva Ronald Reagan come attore, Cristiano, come tutti lo chiamano, perché il nome piaceva a una sorella della madre. A Funchal divideva la camera con un fratello e due sorelle, nella piccola casa di una famiglia piuttosto povera.
Cristiano Ronaldo non ha mai nascosto il viscerale amore per la madre, che considera la persona più importante per lui, quella che l’ha sempre incoraggiato e quando lui le dice che tra la scuola e "O futebol" preferiva il secondo, lei risponde che va bene, se è quello che vuole. Il contrario di quello che un genitore dovrebbe dire, magari, ma il primo passo di Cristiano per diventare il più forte al mondo è stato questo. Quando a 11 anni ha fatto un provino con lo Sporting Lisbona è stata la madre ad accompagnarlo nella capitale. È salito per la prima volta su un aereo, mentre suo fratello Hugo piangeva, e Cristiano racconta di essere stato molto teso, di non aver dormito la notte precedente e di aver sbagliato il controllo al primo pallone toccato. Poi però, alla terza o quarta palla giocata, ha iniziato a incantare, e a fine partita era sicuro che l’avrebbero preso.
La madre lo ha sostenuto in seguito, quando al telefono da Lisbona il figlio le diceva di voler lasciare l’Academia Sporting e tornare a casa.“La mia forza? Fare le cose giuste. Mangiare bene, dormire bene per allenarmi bene”. Per Jorge Valdano il portoghese ha messo in mutande i suoi detrattori: “Quelli che dicevano fosse solo uno che va di discoteca in discoteca. Cristiano va di allenamento in
|
CR7 ha appena realizzato un gol per la sua Nazionale
|
allenamento”. È lo stesso Valdano a dire: “è ossessionato dal voler essere il migliore”. Cristiano Ronaldo non è in pace con se stesso neanche quando vince, la sua ossessione è troppo grande. Cosa succederà quando qualcuno dovrà dirgli che nessuno, neanche lui, può giocare per sempre? Nonostante le belle donne, il successo e i soldi, la sua testa è sempre stata lì, al campo di allenamento. Anche quando il padre morì mentre lui era via con la Nazionale: fu Scolari a dirglielo, gli chiese se voleva tornare dalla sua famiglia, ma lui decise di rimanere. I trent’anni per molti giocatori rappresentano l’apice della carriera se ci arrivano senza troppi infortuni e una vita da professionisti alle spalle. Cristiano ci è arrivato andando a letto presto la sera, curando il proprio fisico in
maniera maniacale e con il carburante rappresentato dal dualismo con Lionel Messi. Ci è arrivato difendendo la sua privacy e la sua immagine fuori dal campo, tanto da essere risarcito dal "Daily Mirror" e dal "The Sun" per diffamazione. Il "Mirror" aveva scritto che era ubriaco in discoteca mentre recuperava da un infortunio ai tempi di Manchester, lui sostiene di essere astemio e ha vinto la causa dando i soldi in beneficenza. Cristiano Ronaldo non ha mai attirato su di sé molte simpatie, ma non se ne è mai curato più di tanto impegnato come era a raggiungere il suo obiettivo : diventare il più forte di tutti. A detta anche di Van der Sar suo collega e portiere al Manchester, Cristiano non è l'unico giocatore ad aver detto che voleva essere il migliore del mondo, ma quello che ha lavorato veramente per farcela. Non c'è che dire l'aver approfondito la sua conoscenza umana e professionale tramite biografie e video, mi ha reso suo convinto estimatore e non posso che indicare questo ragazzo portoghese ad esempio per chi voglia intraprendere la carriera di calciatore.fonti varie
Marcello Spadola
© Copyright personaggincontroluce.blogspot.com. Riproduzione riservata
Commenti
Posta un commento