Storie in controluce: Il calcio le sue origini e qualche novità sorprendente

Il gioco del calcio si gioca col pallone. Che scoperta!!! Lo sanno tutti e allora perchè rimarcarlo? Presto detto. E' stata fatta una fantastica invenzione! I bambini siriani, palestinesi, afghani e in generale tutti i ragazzi che vivono in zone di guerra sanno che un pallone dura soltanto un'ora. Questo accade anche nei territori colpiti da catastrofe naturali, dove è facile bucare la palla. Un ingegnere americano, ha inventato "un pallone da guerra", pensato apposta perché non si buchi mai e resti sempre intatto.








Il Kemari è l'antenato del gioco del calcio.


Si può pugnalare, schiacciare, investire con l’auto o può finire sotto un carro armato: si rigonfia e torna come nuovo. Il pallone è fatto di un materiale virtualmente indistruttibile simile a quello usato per i sandali Crocs. “Ogni piccolo buco che si vede sul pallone indistruttibile rappresenta un pallone che non è finito nella spazzatura. Ogni piccolo buco rappresenta circa tra i 4 e i 40 euro risparmiati per sostituire il pallone. Quando vivi nel mezzo dell’Africa o dell’Afghanistan e non puoi fare un salto nel negozio più vicino e comprare un nuovo pallone, questo ti salva la vita”. Il valore etico ed educativo che lo sport ha sui bambini di tutte le latitudini è anch'esso arcinoto tant'è e lo si dice spesso che il calcio e lo sport più in generale siano la metafora della vita. Seppur banalizzata, in realtà è proprio questa la chiave di lettura che ne spiega il successo planetario la diffusione e l'attenzione sociale e culturale che si è guadagnato come un vero e proprio specchio dei tempi. La vittoria, la sconfitta, la caduta, la fatica, il sudore, gli avversari, il rispetto, i legami con gli altri e le rivalità: non sono questi ingredienti comuni anche nella vita di tutti i giorni? Ecco perchè lo sport è affascinante. Perchè è qualcosa in cui ci si può riconoscere. E' inoltre  una vera e propria miniera di aneddoti e storie, capaci ognuna di sorprendere, stupire forse commuovere in quanto disegna il profondo dell'essere di ognuno. Chi non ha mai preso a calci una palla? Tutti l'abbiamo fatto chi bene chi così.. così ma  saper colpire il pallone, coordinarsi nei movimenti  accarezzarlo o scagliarlo con forza o a parabola o a "cucchiaio" verso la porta avversaria per fare gol richiede maestria. A volte l'abbiamo preso semplicemente a calci per sfogare interne tensioni. Questo fatto però non ci dovrebbe esimere ....anzi costituirebbe un motivo in più per..... conoscerlo meglio. Confesso che sino ad oggi ho preso semplicemente a calci un......perfetto sconosciuto ma possiamo rimediare a questa lacuna con un viaggio a ritroso nel tempo.




Tsu Chu, che significa letteralmente palla calciata con i piedi.



La Cina è stata la culla primordiale del calcio. Già nel 2500 a.C., a Zibo, città della provincia di Shandong, sotto il dominio dell’imperatore Giallo, Huangdi, le truppe militare si esercitavano con una disciplina che prevedeva il calciare una palla Nel 2004, la stessa Fifa ha riconosciuto ufficialmente che la Cina è stata la culla del calcio e nella città di Zibo vi è un museo dedicato all’antica arte dello Tsu chu.
La prima vera forma di calcio nasce però in Giappone nel VIII-XII secolo a.C, dove risulta si giocasse il Kemari, tuttora praticato. In uno spazio relativamente piccolo, i giocatori dovevano passarsi la palla senza che questa toccasse terra. La palla utilizzata era un involucro di cuoio al cui interno era inserita una vescica di animale gonfiata.
Nell' XI secolo a.C.in Cina si giocava il Tsu-chiu che impiegava invece una palla ripiena di piume e capelli di donna. Per giocarci era necessario infilare il pallone in una porta fatta da due canne di bambù con al centro un buco, utilizzando soltanto i piedi. La disciplina venne inclusa nelle attività di educazione fisica.
Nel IV secolo a.C.cioè intorno al quarto secolo a.C. in Grecia si afferma l'Episkyros che, seppure riconosciuto come uno sport, non è stato mai inserito tra i giochi olimpici dell'epoca. Si giocava utilizzando una palla sferica, piccola, dura e ripiena di lana o stoppa.
Nel II secolo a.C. il calcio ai tempi dell'impero romano era noto col nome Harapastrum, che significa letteralmente “strappare con forza, afferrare”. Si utilizzava una piccola palla (fatta di cuoio e ripiena di piume) e due squadre si affrontavano in un campo rettangolare delimitato da linee di contorno e da una linea centrale. Lo scopo era quello di riuscire a poggiare la palla sulla linea di fondo del campo avversario. Era possibile utilizzare anche le mani.
Nel Medioevo i giochi con il pallone furono soprattutto espressione dell'antagonismo tra villaggi. Infatti le cronache locali narrano delle crescenti violenze legate a questo gioco soprattutto durante il periodo del carnevale. Dal Duecento arrivano invece notizie della presenza di un gioco con la palla, il Large-football dalle Isole Britanniche, sempre caratterizzato dalla violenza del gioco.Si giocava con una palla ricavata da vesciche di maiale che venivano gonfiate.
Nella seconda metà del 400 si afferma il calcio fiorentino, assai diffuso a quei tempi noto più che altro come uno scontro tra partiti politici, quello dei verdi e quello dei bianchi, rispettivamente della riva sinistra e destra dell'Arno. Le due squadre si sfidavano in Piazza Santa Croce ed il partito che vinceva si appropriava delle insegne avversarie.La palla utilizzata era ricavata da vesciche di maiale che venivano gonfiate. Il 24 ottobre 1857 nasce lo Sheffield Football Club il primo club di football al mondo durante una riunione presso il Freemasons Arms. Gioca la sua prima partita al Parkfield House e nel 1858 furono scritte le Sheffield Rules (Regole di Sheffield). É però il 26 ottobre 1863 che il calcio ha riscontro istituzionale. A Londra viene creata la prima federazione calcistica nazionale, una struttura unitaria che prenderà il nome di Football Association. Scopo primario è codificare in maniera organica e omogenea il nuovo gioco. Il 21 maggio 1904 nasce la FIFA, acronimo di Fédération Internationale de Football Association  fondata da Francia, Svizzera, Olanda, Belgio, Svezia, Danimarca, Spagna. A partire dal 1905 ne entra a far parte anche l’Inghilterra. Nel corso dei secoli il calcio si è progressivamente affermato fino a diventare, grazie soprattutto ai tanti tornei nazionali e internazionali, lo sport più popolare in tutto il mondo. I prossimi mondiali, in programma in Russia a partire dal prossimo giugno, saranno l’evento sportivo più seguito del pianeta, tenendo incollati alla televisione decine di milioni di telespettatori.
Ma torniamo in Cina.
Quando Marco Polo arrivò in Cina si ritrovò di fronte una realtà nettamente più avanzata dal punto di vista culturale e scientifico rispetto a quella Europea, oscurata dal Medioevo. Molte invenzioni, come dighe e ponti in ferro, sorgono in Cina mille anni prima di apparire in Occidente. Mentre i nostri generali bellici iniziavano a ragionare sui cavalli come strumento di guerra, le dinastie cinesi scendevano in campo con schieramenti di carri. La Cina era avanti su quasi tutto, persino nel calcio.
Il calcio moderno fu introdotto infatti in Cina nel 1860, a seguito della sanguinosa Guerra dell’Oppio e la conquista di Hong Kong da parte degli inglesi. Fu un periodo aspro e colmo di umiliazioni per il popolo cinese, invaso da ogni angolo dalle forze occidentali, ma l’altra piccola faccia della medaglia, ci dice che quello fu anche un periodo di contaminazioni culturali, con gli inglesi che risalirono la Cina sulla costa orientale, portando l’arte del calcio nei vari porti, come Shanghai e Tianjin, per poi estendersi verso la mainland. Nonostante tutto, negli anni ’20 e ’30 il calcio si sviluppò maggiormente a Hong Kong, assoluto pioniere del calcio asiatico, tanto che la Nazionale della Repubblica Cinese in quegli anni, era rappresentata maggiormente dai calciatori del club dell’ex colonia britannica, il South China Athletic Association.
Oggi siamo a conoscenza delle due grandi realtà della Chinese Super League, lo Shanghai Shenhua nel quale militano Tévez e Guarín e il SIPG di Oscar e Hulk, ma 150 anni fa in città vi era appena una squadra: lo Shanghai FC, creato dai residenti inglesi il 26 novembre.
Gli inglesi, alla luce di quanto detto, non hanno avuto il merito di aver inventato il gioco del calcio, dato che in ogni epoca, dai greci ai maya ai romani, vi sono stati sport giocati con una palla da calciare, ma quella di aver fatto conoscere al mondo la propria versione del calcio, che oggi pratichiamo e guardiamo.
Fonti varie
Marcello Spadola
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